Uno dei concetti fondanti di questa scuola consiste nel presupposto che il canto è un’Arte; come tale è possibile, se si realizzano determinate condizioni, raggiungere la perfezione, ovvero una condizione che potremmo definire di “non oltre” umano. Perché ciò si realizzi è necessario: 1) ritenere possibile il raggiungimento di tale condizione (che definiamo “nuovo senso fonico”); 2) disciplinare in perfetto gli organi preposti al canto. Risulta evidente che un tale obiettivo è quanto mai ambizioso, e non alla portata di tutti. Peraltro in una scuola che si pone una meta così alta, qualunque risultato intermedio si potrà sempre considerare estremamente valido e soddisfacente. Ognuno, per il proprio livello conoscitivo, ovvero per soddisfare le proprie esigenze artistiche, potrà sospendere o interrompere le lezioni, senza per questo averne detrimento, perché una scuola di questo tipo accumula progressi ad ogni lezione. Il M° Antonietti soleva dire: la lezione non dura cinque minuti, mezz’ora, un’ora, due ore… la lezione può terminare quando si è manifestato un progresso.