Fabio Poggi è nato e vissuto ad Asti, dove insegna canto dal 1988 seguendo le orme del suo maestro. Oltre ad aver curato il testo “belcanto – trattato orientativo di canto artistico”, ha scritto “Fondamenti di belcanto” e prodotto numerosi articoli nel proprio blog, visibile seguendo l’apposito link. La forza di questo scuola, dal m° Antonietti ai suoi allievi più assidui, sta nella assoluta coscienza della voce, nella sublimazione della tecnica a nuovo senso, nella assoluta padronanza di tutto quanto concorre alla formazione di una voce artisticamente esemplare.
Nato nel 1957, si è laureato in architettura nel 1982 al Politecnico di Torino; ha iniziato a 3 anni lo studio del pianoforte, segno della grande passione della musica in lui, unico in famiglia a rivelarla. nel 1977 fonda il Club Amici della Musica “B. Valpreda” e nel 1981 è tra i fondatori del Circolo Filarmonico Astigiano (associazioni ancora vive e molto attive in Asti). Inizia nel contempo, su indicazione del critico e giornalista Giorgio Gualerzi, ricerche sulla vita musicale astigiana, ricerche che saranno coronate venti anni dopo dalla pubblicazione, ad opera della Provincia di Asti, del volume “All’ombra dell’Alfieri” dove, oltre a una esauriente storia della vita musicale astigiana e dei suoi protagonisti, si trova la completa raccolta delle opere rappresentate nei teatri astigiani dal 1739 ai giorni nostri con indici completi. Contemporaneamente agli studi universitari ha iniziato lo studio del canto (classe baritonale) con il basso Carlo de Bortoli, entrando, subito dopo la laurea, presso il coro dell’E.A. Teatro Regio di Torino dove è rimasto per due stagioni. Nel frattempo ha superato il concorso per l’insegnamento dell’Educazione Tecnica nella Scuola Media ed è quindi entrato nel mondo della scuola, dove è giunto a rivestire la carica di Dirigente Scolastico per 20 anni. Durante la permanenza al T. Regio, grazie all’amicizia col soprano Tiziana Fabbricini, ha conosciuto il Maestro Mario Antonietti, già suo insegnante. Alcune esperienze saltuarie con altri docenti, assai deludenti, avevano fatto maturare il lui l’idea che non esistesse un Maestro degno di tale nome; il primo approccio col M°, nonostante gli ottimi risultati, non fu colto subito nella sua portata, ma ha richiesto quasi un mese di letture degli appunti e di “prove” e dialoghi con la Fabbricini a far nascere il serio dubbio che Antonietti fosse IL Maestro. I dubbi sparirono già nel corso della successiva lezione e iniziò dunque un cammino di acquisizione della coscienza vocale, raggiunto nel corso di alcuni anni, prima a Lèvane (AR) poi a Punta Marina (RA). Dal 1988 ha affiancato all’insegnamento scolastico quello del canto, esibendosi occasionalmente in veste solistica in ambito perlopiù locale. Dal 1986 è direttore del complesso mandolinistico “P. Paniati”, e dal 1990 fa parte dell’ensemble vocale “Hasta Madrigalis”. Nel 2006 ha conosciuto il M° Raffaele Napoli, allievo e collaboratore del grande direttore d’orchestra e didatta rumeno Sergiu Celibidache, e ha iniziato un approfondito studio della direzione d’orchestra e della fenomenologia della musica. Nel 2007, con il m° Napoli e con Dario Macellari ha fondato a Roma l’associazione “Celibidache” di cui è diventato vicepresidente. Ha collaborato per molti anni con l’UTEA in qualità di docente di musica lirica, e tiene corsi di direzione di coro. Dopo alcuni anni in cui gli impegni non consentivano la possibilità di gestire una scuola di canto ampia, dal 2007 ha ripreso in pieno l’attività didattica raccogliendo allievi di canto da tutta Italia, immediatamente affascinati da una disciplina finalmente chiara ed efficace. Dal 2015 ha iniziato a dirigere l’Asti Sistema Orchestra, gruppo giovanile costituito prevalentemente di strumentisti ad arco. Questo gruppo oltre a numerosi concerti anche di prestigio, con cui ha eseguito sia musica strumentale che vocale (“La serva padrona”, “Bastiano e Bastiana”, “La cantata del caffé”), ha vinto il primo premio al concorso di Ozzano e si è posizionato nei primi posti in analoghe competizioni.